Il cervo in Italia. Biologia e gestione tra Alpi e Appennini
Sponsorizzata da URCA e UNCZA è arrivata nelle librerie la bella pubblicazione di Silvana Mattiello e Vito Mazzarone “IL CERVO IN ITALIA – Biologia e gestione tra Alpi e Appennini.”
Il libro spazia dalle origini della specie, alla gestione ed agli aspetti sanitari.
Il cervo è il più imponente rappresentante della fauna selvatica italiana. L’uomo è da sempre profondamente legato a questa specie, che ha acquisito in passato, come simbolo di forza, bellezza e rinascita, anche un significato magico e religioso. Dopo la distruzione degli habitat idonei e la caccia sfrenata, che hanno portato tuttavia la specie alla fine del ‘700 a scomparire da gran parte del territorio italiano, finalmente il cervo ha riconquistato negli ultimi decenni, con una serie di più o meno ponderate reintroduzioni, una parte importante degli ambiti forestali alpini, dell’Appennino e della Sardegna. La nuova presenza del cervo in Italia e la sua crescita numerica, se, da un lato, hanno permesso di riacquisire un elemento importante della fauna originaria (con vari e indubbi benefici); tuttavia, d’altro lato, queste condizioni hanno provocatoha creato, localmente anche occasioni di conflitto con le coltivazioni agricole e forestali umane, imponendo la necessità di giungere ad opportune azioni dirette ed indirette finalizzate alla gestione della specie. E’ tuttavia però fondamentale che qualsiasi iniziativa in tal senso intrapresa, per non ripercorrere gli esempi deleteri del passato, sia caratterizzata da una impostazione basata su criteri razionali e scientificamente corretti. Questo libro, frutto del lavoro congiunto di due autori con diverse e complementari specializzazioni sulla biologia e sulla gestione della specie, offre la possibilità di conoscere in modo approfondito il cervo, il suo comportamento, le sue esigenze di vita ed il rapporto instaurato con le altre componenti faunistiche e con l’uomo, negli ambienti occupati nella nostra Penisola. Da tali informazioni, descritte in modo chiaro ed adatto alla lettura anche dei neofiti, il lettore può ricavare le modalità di reperire sul campo, le conoscenze sulle popolazioni, che rappresentano la base indispensabile per supportare qualsiasi opzione gestionale. In seguito,vengono analizzati in chiave critica i metodi di applicazione degli interventi diretti e quelli finalizzati al miglioramento degli ambienti e dei rapporti con l’uomo. Il testo comprende infine un capitolo finale sugli aspetti sanitari.
Gli Autori:
Silvana Mattiello, milanese, si è laureata nel 1986 in Scienze della Produzione Animale pressol’Università degli Studi di Milano, dove ha conseguito anche il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Zootecniche e dove attualmente riveste il ruolo di professore associato, insegnando in diversi corsi su materie inerenti la gestione della fauna selvatica.
Vito Mazzarone, casentinese, si è laureato in Scienze Forestali nel 1986 presso l’Universitàdi Firenze con una tesi sulla gestione del cervo nelle Foreste Casentinesi. Ha sempre svolto la professione di tecnico faunistico lavorando sugli Ungulati in diverse località italiane. Attualmente ricopre l’incarico di responsabile dell’Ufficio Difesa Fauna della Provincia di Pisa.