Cinghiale che Passione aprile-maggio 2018 in edicola dal 30 marzo

 

cinghiale-che-passione-aprile-maggio-2018Le feste pasquali non sono le stesse senza Cinghiale che Passione: il numero di aprile-maggio 2018 è in edicola dal 30 marzo.

 

Per i cani da cinghiale i giubbetti di protezione sono fondamentali, ma non è semplice diffondere il loro utilizzo nella pratica venatoria di tutti i giorni. Nell’articolo che apre Cinghiale che Passione aprile-maggio 2018, in edicola dal 30 marzo, Samuele Tofani mette in luce l’utile – anche economico – che può derivare dal loro utilizzo.
Con questo numero inizia la collaborazione di Franco Perco, firma storica di Cacciare a Palla: la sua Opinione si incentra sulla storia di passioni infinite: quando arriva il cinghiale, i cacciatori cambiano e diventano altre persone, che si cacci in braccata o in selezione.

 

La biologia e la gestione faunistico-venatorio sono affidate all’esperienza e alla competenza di Stefano Mattioli e Ivano Confortini: l’uno evidenzia quali siano le caratteristiche dei cinghiali più facilmente abbattuti durante le braccate secondo un recente studio condotto in Toscana, l’altro approfondisce i calendari venatori dell’Italia centrale che per tradizione rappresenta la culla della caccia alla bestia nera.
Bisogna poi lasciare spazio ai protagonisti: sono il Gruppo sportivo Valsintria, della provincia di Ravenna, e I Butteri di Ponticino (Laterina – Pergine Valdarno, provincia di Arezzo) le due squadre incontrate da Natale Francioso e Vincenzo Frascino per Cinghiale che Passione aprile-maggio 2018.
E di caccia in braccata scrive anche Pina Apicella, che per l’occasione si è spostata al nord, in provincia di Novara, per assistere a una vera e propria magia,

 

Quando si parla di caccia si parla di armi, e se si parla di armi non può mancare l’appuntamento col legale: Renato Quircio scrive di trasporto dei fucili e di tutte le norme che lo regolano, perché se i motivi per andare a giro con un’arma (portarla a casa dal luogo d’acquisto, portarla da un riparatore, farla vedere a un amico che vorrebbe acquistarla, andare a caccia o al poligono) sono molti, sono molte anche le leggi a cui prestare attenzione.
È triplice la testa delle munizioni nella parte tecnica della rivista: liscio commerciale nelle note di Simone Bertini che ha provato le Baschieri & Pellagri Black Shock calibro 12 e Thrill Shock slug 12, 20 e.410, rigato commerciale nella rassegna comparativa di Samuele Tofani che mette a confronto le principali cartucce calibro .30-06 Springfield e ricarica del rigato nell’articolo di Giuseppe Cerullo, pronto a svelare i segreti di un inedito caricamento per il .308 Winchester.
Coppia di armi per Giuliano Cristofani e Simone Bertini, impegnati col test e la recensione della carabina Franchi Horizon e del fucile Breda Icaro calibro 20.
Su due ottiche, il visore notturno Yukon Photon RT 4,5×42 S e il cannocchiale Kite Optics KSP HD2 2-12×50, si concentra invece Matteo Brogi, coordinatore editoriale della rivista.

 

La lingua, Dante e la caccia al cinghiale. Il viaggio di Sandra Salvato non porta all’Inferno ma nel lessico venatorio per scoprirne genesi e varietà. Un’indagine, riportata e commentata su Cinghiale che Passione aprile-maggio 2018, ha fotografato la realtà sociale e linguistica del versante valdarnese del Pratomagno, in Toscana.
E se si vuole, anche la gastronomia è cultura: Lucia Antonelli, cuoca della Taverna del Cacciatore di Castiglione dei Pepoli, traccia la linea attuale della marinatura e regala la ricetta del cinghiale marinato sott’olio.

 

Si chiude con i cani e la tutela della loro salute: Emanuele Nava ha intervistato Martina Bonaventura e Luca Simonetti per mettere a fuoco le caratteristiche del segugio dell’Appennino, mentre l’inedita coppia Rossella Di Palma – Alessandro Arteconi si è dedicata alla malattia di Aujeszky, o pseudorabbia suina, e alla displasia dell’anca.

 

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