Il 15 Marzo in molte zone d’Italia è terminata la stagione di caccia di selezione, un po’ di meritato riposo e poi via con i censimenti al capriolo e poi con la sistemazione delle altane visto che ci stiamo avvicinando velocemente all’apertura della caccia al capriolo. Il sele controllore vive oggi la propria passione per tutto l’anno tra censimenti, giornate dedicate all’osservazione, art.37 e caccia vera e propria che in tante zone inizia proprio con il mese di giugno.
Un’attività dunque che impegna il cacciatore per tutto l’anno e che soprattutto lo rende partecipe in prima persona nella gestione della fauna e del territorio. Il cacciatore di selezione è certamente la figura che più si avvicina a quell’ideale di cacciatore moderno e perfettamente integrato nella società che da tempo il mondo venatorio cerca di mostrare fuori dai propri confini. Lo sviluppo e la diffusione della caccia a palla al di fuori delle Alpi che si è avuta negli ultimi 20 anni ha poi contribuito molto anche ad un diverso approccio di chi ha optato anche per questa pratica venatoria verso le tante altre praticabili in Italia soprattutto grazie alla necessaria formazione, alla partecipazione ai censimenti, agli obblighi legislativi e burocratici da espletare ed all’etica ed il rispetto per il selvatico che deriva dalla tradizione mitteleuropea.
Proprio per i tanti cacciatori che oggi si cimentano con armi rigate abbiamo studiato questo Speciale, che dopo il successo avuto nel 2014 torna in edicola ricco di argomenti interessanti e soprattutto creato e pensato da chi da anni realizza ogni due mesi la rivista bimestrale Weidmannsheil, vera e proprio icona delle tecniche e tradizioni della caccia a palla in Italia ed in Europa. Buona lettura!
Lorenzo Baldi